Musica

“La Casa Azul” – Trasformare dolore in bellezza

“La Casa Azul” è una canzone di Marco Mengoni e Adriano Celentano: fa parte dell’album Atlantico di Mengoni ed è stata pubblicata nel 2018.

La casa azurra di Mengoni, Celentano e Frida

Ne “La Casa Azul” parlano tre persone: sono di tre epoche diverse ma accomunati da una canzone.
Chi ascolta Marco Mengoni sa che non è difficile rispecchiarsi nelle sue canzoni perché canta di esperienze e sentimenti di ognuno di noi.
Questa volta è andato oltre, raccontando la storia di Frida, del suo dolore, della sua determinazione.
Lo fa con la sua voce espressiva, mix di positività, leggerezza e consapevolezza.
Lo fa con l’aiuto di un ritmo che richiama gli alti e i bassi della vita, con le melodie del Messico.
Lo fa insieme alla voce di Adriano Celentano, che inaspettatamente sentito insieme alla voce di Mengoni, dà quel tocco in più all’opera.

“La casa azul” è un inno alla bellezza

Basilio Petruzza, su “GreenMe”, commenta la canzone scrivendo che Marco Mengoni è riuscito a non tradire Frida: <<Non ha tradito il suo vissuto, i chiaroscuri della sua personalità, la bellezza viscerale e struggente della sua arte, il suo spirito, la sua forza. E nemmeno la sua fragilità, perché Frida era anche debole, fallibile, carnale. Era una donna passionale, sfaccettata, complicata.>>
Continuando nel suo articolo, Petruzza scrive di come la canzone sia un inno alla bellezza: nonostante il dolore, si celebra la forza, la determinazione, il coraggio di una donna che ha trovato nell’arte un riparo.

“La casa azul” e l’arte che salva

“Rosa dell’anima chiusa in un’armatura
com’è che il sole sorride per la paura?
Può la bellezza trascinarci via
se l’arte è una bugia

Che dice la verità?”

La bellezza delle persone che sanno dare amore ma sono state ferite.
La bellezza di coloro che sembrano invincibili ma che sono fragili.
La bellezza che ci trascina nel male e nel bene: quella che non ci fa andare oltre, quella che ci ammalia e non ci fa pensare cosa ci sia dietro come un inganno; e quella pura che ci trascina via per salvarci dai momenti bui.
L’arte è una di quelle bellezze pure, non ha inganno, non c’è bugia. Qualunque cosa che sia artistico rispecchia l’anima, se stessi.

Un dipinto mette in luce la visione di un pittore, la sua vita, il suo pensiero, ci fa entrare nella sua mente, capire come vede il mondo e cosa ne pensa.
La stessa cosa fa un cantante, un cantautore soprattutto, che dà sfogo ai suoi pensieri. Allo stesso modo un ballerino, che col suo corpo si esprime.

La vita è una tela da colorare

“Ho disegnato un amore che sembra vero
una pozzanghera illusa d’essere cielo.”

Quando nella vita ci capitano esperienze che sembrano bellissime all’inizio, cose in cui crediamo, sogni, relazioni interpersonali, e tanto altro che alla fine si rivela totalmente diverso dalle nostre aspettative. In negativo.
“E ad ogni tela un’impronta delle mie dita.”
E ad ogni esperienza, un colore o una cicatrice nel nostro cuore e nella nostra anima che è come un pezzo del puzzle che chiamiamo vita.

È quindi un brano che, come viene scritto nel blog “Alas para volar” dedicato a Frida, “vuole essere un invito per tutti a saper trasformare la sofferenza in forza, accostandosi a Frida, simbolo di libertà e anticonformismo”.
Mengoni, a conclusione del suo lavoro, si esprime: <<Qualcuno diceva che la bellezza salverà il mondo e io sono un sostenitore di questo>>.

Siamo arrivati alla fine di questo articolo, fatemi sapere cosa ne pensate.
Alla prossima interpretazione!

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